“Mixage” Compilation. Ne usciva una con le hit dell’estate e una con quelle dell’inverno. Chi la ricorda? Dai, dai, fuori le date di nascita! 😀
Correva il 1983, avevo otto anni e alcune canzoni di questo specifico album sono entrate nella storia della mia vita, ancor prima che in quella della musica. Chi come me nell’80 c’era, non può sottrarsi dall’essere posseduto, di estate in estate, dallo spettro dei Righeira! Il ritornello di “Vamos a la playa” è entrato nel DNA comune, è più forte di noi. (Su, alzi la mano chi ha aggiunto: oh oh oh oh oh!)
Guardate un po’ l’elenco delle canzoni (ho cercato le foto di una musicassetta in ricordo della mia e, a proposito, chissà dov’è finita…): I Like Chopin, Dolce Vita, Sunshine Raggae… mi emoziono soltanto a pensarci! Non sono un tipo malinconico e di solito sono proiettata al futuro senza troppo rimuginare sul passato, ma queste canzoni… mi hanno rapito il cuore! Una su tutte: “One For You One For Me”. Ogni tanto la canticchio ed è lei ad avermi fatto ripensare a questa compilation e ad aver ricondotto per direttissima la memoria a quei tempi: il clima estivo era afoso proprio come ora e, durante i mesi di vacanza fra un anno di scuola e l’altro, trascorrevo i pomeriggi a giocare nel giardino di casa, da sola, con gli amici, o con la famiglia. Ma, prima di tutto, mi coccolavo Pinky, il nostro pastore bergamasco. Erano momenti unici, pieni di progetti fantasiosi, giornali, libri, giochi con le carte, partite a tennis contro il vecchio armadio in garage con le racchette di plastica e la pallina in gomma piuma. Erano i giorni in cui fantasticavo a inventarmi canzoncine e storielle, in cui per merenda c’erano i crackers e il Billy all’arancia. Era il periodo in cui non si aveva tutto a portata di un click e l’immaginazione accorreva a riempire l’ampio spazio fra il modesto mondo reale e l’inarrivabile al di fuori. E in tutto questo c’era il registratore nero, di quelli lunghi con la doppia cassetta. Lo tenevamo in box dove correvo a ripararmi quando fuori faceva troppo caldo o qualche insetto volante si intestardiva a inseguirmi. Quella radio portatile rappresentò il punto di congiunzione fra il periodo nel mangia-dischi azzurro pastello in cui finivano le sigle dei cartoni animati, e quello dello stereo serio, dove un paio di anni dopo iniziai ad ascoltare Madonna e gli altri grandi del pop (il metal arrivò molto più tardi!) E, in mezzo, fra una canzone da bambini e una da teenager, c’era la dance anni ‘80, spensierata e romantica, fascinosa nelle atmosfere elettroniche e, ora posso anche affermare: indimenticabile.
E voi cosa raccontate? Quali sono state le colonne sonore della vostra infanzia?
Un abbraccio e buon agosto!
Morgane
(Immagini utilizzate senza scopo di lucro e tratte da https://www.discogs.com/it/Various-Mixage/release/8811319)