Letture e ricordi – “Brave New World”

Ricordo di aver letto questo libro in auto.
Non mentre guidavo, s’intende! Nel parcheggio aziendale, in pausa pranzo. Il tempo è sempre poco e a volta bisogna accaparrarselo strappandone via pezzi con le mani e con i denti, proprio come si fa con le focacce!
Parlare di Brave New World, il capolavoro di Aldous Huxley, significa aprire una porta importante sul mondo della narrativa distopica. Per quanto mi riguarda, la curiosità verso questa opera è nata dall’heavy metal, ovvero da uno degli album che preferisco degli Iron Maiden (sempre presenti!) intitolato, appunto, Brave New World, proprio in tributo al romanzo. Vi consiglio di ascoltare la title track, è struggente e poetica, trovate una parte del testo nelle immagini. Non è finita. Se si legge la storia della vita di Aldous Huxley (britannico, classe 1894) si scoprirà che lo scrittore, oltre a essere stato l’insegnate di George Orwell, aver vissuto in Italia, aver viaggiato in oriente e occidente, a un certo punto è stato popolare nella cultura hippie e, una delle sue opere, “The Doors of Perception”, ha ispirato niente meno che il nome della band statunitense The Doors (e qui si ritorna al rock!) Leggete la storia di Huxley, è davvero interessante. Un intellettuale dalle molteplici sfaccettature, all’avanguardia così come lo è il suo più famoso libro, in italiano intitolato “Il mondo nuovo”. La storia narra di una società del futuro in cui gli esseri umani sono realizzati in provetta e vengono artificialmente dotati di differenti capacità intellettive; vivono quindi ripartiti in caste predefinite, ognuna dedicata a specifiche mansioni, dalle più umili e a quelle di comando. Gli stessi umani sono all’occorrenza tenuti a bada grazie a una particolare sostanza, definita soma, somministrata al fine di placare eventuale infelicità e produrre una controllabile mansuetudine nella popolazione, in nome del motto “Comunità, Identità, Stabilità” su cui la società si fonda, una società castrata in cui tutti appartengono a tutti e nessuno a se stesso. Presupposti questi che garantiscono sicurezza, tranquillità e ordine a discapito di ciò che più di bello dovrebbe avere ogni singola esistenza: la sua unicità, l’opportunità di scegliere, la possibilità di esprimersi. Un mondo ideale che fa tremare. Pagine molto attuali che fanno riflettere. Ma non vi dico di più. Vi consiglio soltanto di leggerlo. E grazie per aver letto anche me!
Morgane
       

Lascia un commento